Quando si comincia a parlare del Primavera (all'incirca a fine anno,
quando il primo vero freddo proietta il cervello velocemente verso la
bella stagione), la prima sensazione che si prova è strettamente fisica e
corrisponde a fitte premonitrici a polpacci e quadricipiti. Chi
affronta questo festival non come una vacanza, ma come una vacca di
contenuti musicali da mungere fino allo stremo, non ha nulla da
invidiare a un atleta di decathlon o a un iron man di
quelli che si fanno gare con dieci chilometri a nuoto e venti di
running. Per tre giorni si corre in lungo e in largo nel Parc del Fòrum
con un timing rigidissimo in cui bisogna eliminare ogni tempo morto tra
un palco e l'altro: sono concesse pause solo per mangiare, bere e
pisciare. E il motivo di tale sforzo è tutto in una line up che conta
una quantità infinita di artisti ed esibizioni valide, per cui è
impossibile non esclamare ogni anno: “Ci stanno tutti”. Quest'anno in
cartellone i Blur, i The Postal Service che tornano sulle scene dopo
quindici anni di assenza, i fratelli Reid dei The Jesus And Mary Chain,
Nick Cave a capo di una della macchine del rock: The Bad Seeds, i
francesi Phoenix che presenteranno il nuovo tanto atteso album, e infine
i My Bloody Valentine
FONTE: http://goo.gl/N9RjJ
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