C'è un festival che nel ventunesimo secolo ha assunto un alone quasi
mistico per qualità dei contenuti, linea stilistica, location e non
ultimo il numero chiuso, che permette l'accesso solo a 1500 spettatori: è
il Roadburn di Tilburg, in Olanda, il pellegrinaggio alla Mecca per
ogni metallaro che si definisca tale. Ovvio che, visto l'enorme successo
di questa manifestazione, nascano epigoni di imitatori. Tutti da
elogiare, sia chiaro, non fosse per altro motivo che l'offerta del
Roadburn soddisfa forse un decimo della domanda in ambito
doom/stoner/black/psych. Ecco quindi questa iniziativa danese, che si
presenta col claim "a d.i.y. celebration of all things slow and heavy".
Uno dei tre palchi, sui quali si avvicenderà la crema dell'underground
cavernoso, è allestito a Christiania, e chi ha orecchie per intendere,
intenda. Per gli amanti di carne e pesce, Have Days in Doom Town è un
festival 100% vegan, il che significa che tutto il cibo servito al
festival sarà senza carne, uova e latticini.
FONTE: http://goo.gl/trDLz
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